Xiaomi rallenta: fabbriche in India e Brasile per poter sopperire all'enorme domanda

 
Di Massimiliano Di Marco | 28.11.2014 11:10 CET
Xiaomi è costretta a rallentare. Anziché ampliare il proprio bacino di nazioni supportate di dieci nel 2014, il numero si fermerà a cinque escludendo rispetto ai piani originali Russia, Messico, Turchia, Thailandia e Brasile. Proprio quest'ultimo mercato sarà il primo a vedere un impianto di produzione specifico, al fine di poter sopperire alla domanda che incontreranno i propri smartphone. Il responsabile della divisione Xiaomi Global Hugo Barra ha altresì confermato che verranno prodotti dispositivi in loco anche in India grazie alla collaborazione con Foxconn.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, Barra ha infatti sottolineato l'enorme domanda che Xiaomi deve incontrare in India, cresciuta rapidamente "da 50.000 a settimana a 200.000" unità. Ciò significa che l'azienda è talvolta costretta a prenotare voli speciali per poter rispettare le tempistiche di consegna stimate, in quanto gli smartphone vendono venduti dalla sede cinese, dove vengono prodotti, e poi spediti negli altri paesi, tra cui India, Malesia e Singapore. Nel prossimo futuro, quindi,Xiaomi intende accordarsi con fabbriche locali, ad esempio Foxconn, per produrre gli smartphone nei paesi più importanti per il proprio modello di business: India e Brasile in prima fila. Secondo le previsioni di Barra, l'impianto brasiliano potrebbe essere pronto per primo mentre per l'India potrebbero volerci anche due anni da oggi.
Non di solo produzione ha parlato Hugo Barra negli ultimi giorni. Nell'intervista rilasciata a The Next Web, il dirigente cinese ha infatti confermato cheXiaomi è interessata alla realizzazione di uno smartphone Android One, iniziativa di Google di cui "è un grande fan". "[...] Vogliamo farne parte. È solo questione di tempo, tempistiche e altri dettagli, ma ci entreremo sicuramente" sono state le sue parole, lasciando ben poca necessità di interpretare le intenzioni commerciali dell'azienda cinese,maggior produttore di smartphone in Cina. Nell'arco di dieci anni, secondo l'ad Lei Jun, la societàdiventerà il maggiore produttore al mondo superando sia Apple che Samsung.
Barra vede inoltre nell'adozione nella commercializzazione dell'edizione 4G del phablet RedMi Note enormi potenzialità a livello sociale. "[...] Penso che l'impatto sociale del 4G in India sia più grande di qualsiasi altro paese del mondo in cui è stata fatta questa operazione. Questo perché molte persone in India accedono online solo via cellulari perché non possiedono o non lavorano su un computer quotidianamente. [...] Immaginate il potere di solo YouTube e dei contenuti educativi disponibili oggi e l'impatto sociale che possono avere".
Per quanto riguarda invece Android Lollipop,l'aggiornamento è previsto entro la fine di marzo 2015 sulla fascia alta, come Mi3 e Mi4, e successivamente sui prodotti più economici appartenenti alla linea RedMi.
 

 

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