Da Verona a San Pietroburgo un ponte verso l’Eurasia
Il Forum Economico di San Pietroburgo si apre all’Italia, grazie alla partnership con la fondazione “Conoscere Eurasia” , che è stata firmata ufficialmente oggi a Mosca presso la sede di MIA Rossiya Segodnya.
Il Forum Economico di San Pietroburgo (SPIEF), dal 1997 raduna sulle rive della Neva i manager delle più grandi aziende russe e straniere, i capi di Stato, i leader politici, premier, vice-premier, capi di governo e governatori. Il “Davos russo”, come lo definiscono gli addetti ai lavori, da oggi è partner del Forum Euroasiatico Innovazione ed Internazionalizzazione di Verona, piattaforma di discussione delle prospettive di sviluppo e rafforzamento degli interscambi sull’asse euroasiatico, di cui la Fondazione “Conoscere Eurasia” è organizzatrice.
Inutile negare che questa partnership assume una valenza doppia alla luce della situazione geopolitica attuale. All’apice della “strategia delle sanzioni”, la scorsa edizione del forum di San Pietroburgo è stata boicottata da numerosi partner occidentali. La risposta russa, concretizzatasi nello stop verso i prodotti alimentari europei, come più volte sottolineato sul nostro sito, ha colpito in primo luogo l’Italia ed il suo sistema di piccole e medie imprese del settore agroalimentare avevano un redditizio mercato di sbocco in Russia.
L’anacronismo di tale situazione rischia di divenire esiziale alla vigilia dell’EXPO di Milano, incentrato sul tema del cibo. L'Esposizione Universale nella città meneghina –per altro gemellata con San Pietroburgo- passerà la staffetta all’edizione del 2017 in programma nella capitale del Kazakhstan, Astana, incentrata sul tema dell’energia. Un’occasione d’oro quindi per l’Italia di proporsi con rinnovata competitività sul mercato euroasiatico, all’ indomani dell’entrata in vigore (dal 1° gennaio di quest’anno) dell’Unione Euroasiatica, come spiega a La Voce della Russia il presidente della fondazione Eurasia Antonio Fallico:
L’interazione tra i forum di San Pietroburgo e di Verona ha come mission proprio quella di intensificare il dialogo. Il nostro forum è piccolo rispetto a quello di San Pietroburgo, ma è l’unico in Europa a parlare di Eurasia. Nel corso degli anni abbiamo visto una forte presenza di aziende provenienti dal territorio dell’Unione Euroasiatica tradizionale – Russia, Bielorussia, Kazakhstan e Armenia- ed abbiamo riscontrato un crescente interesse da parte delle aziende europee. Alcuni progetti sono già stati avviati, come quello di costruire una centrale a Brest. Ora che l’Unione Economica Euroasiatica da formale è diventata un fatto ufficiale, la presenza di un quadro istituzionale che può aiutare il business sono sicuro che avrà un impatto positivo.
Il 2014 si è chiuso con indicatori economici negativi in Russia e l’irrigidimento globale della situazione geopolitica certamente non favorisce previsioni positive, tuttavia l’ambasciatore italiano in Russa Cesare Ragaglini è fermamente convinto che proprio in un tale scenario occorre intensificare i rapporti tra Italia e Russia.
E’ vero che stiamo attraversando un momento difficile, tanto in Russia, quanto in Europa. Eppure è proprio in questo momento che si deve rilanciare la collaborazione fra i nostri paesi: la firma della parternship tra il Forum di Pietroburgo e quello di Verona è un segnale di fiducia nel futuro. Del resto le imprese italiane mantengono un forte interesse nella Russia e gli imprenditori ci chiedono di lavorare per mettere a punto le basi di una collaborazione duratura. In Russia sono presenti circa 400 imprese italiane, assistite dalle 8 banche italiane presenti nella Federazione. Ci sono ancora molte opportunità da esplorare e le istituzioni sono pronte a fare la loro parte ed aiutare gli investitori.
A fine marzo è atteso il vertice dell’Unione Europea che dovrà decidere sull’abolizione alla loro scadenza o il rinnovo delle sanzioni contro la Russia. Per il momento gli operatori dei due Forum auspicano che prevalga il buone senso, a scapito del clima da “seconda guerra fredda” che si è instaurato. Il Forum Economico di San Pietroburgo è in programma dal 18 al 20 giugno, mentre il forum euroasiatico di Verona avrà luogo nella terza settimana di ottobre e, come annunciato da Fallico, sarà preceduto da eventi introduttivi in ben cinque città italiane (Milano, Catania, Genova, Torino e Roma)