Russia nuova mecca per le Medical Spa, nonostante la crisi

Mosca, 29 dic. (askanews) - La Russia potrebbe diventare una vera mecca per le MedSpa, nonostante la crisi economica incipiente. Perchè le donne russe hanno una cura quasi maniacale del proprio corpo, del proprio viso e della propria salute, oltre a una "predisposizione" a prevenire i problemi, ancor prima di doverli correggere. E quindi quello che rappresenta in assoluto il trend più importante per la medicina estetica, potrebbe trovare a Mosca e dintorni uno spin off molto forte di business e ancora ampia capacità di spesa.
Dalle profumerie a ogni angolo alla crescente domanda di trattamenti di bellezza bio, la capitale russa è divenuta un casus sociologico di bellezza. Secondo Carmen Salvatore, specialista in medicina estetica e guru a livello mondiale per la medicina preventiva, "è il Paese che più di tutti può essere giusto per ospitare MedSpa: non ho un programma concreto, ma mi piacerebbe aprire qui".
La Russia potrebbe essere il posto giusto per le MedSpa, come appunto è Novessentia, clinica frequentatissima dai vip, di cui la Salvatore è direttore sanitario (si dice che tra i suoi assistiti ci sia la famiglia Alamuddin, la first lady di uno dei Paesi più ricchi del Caucaso e il fior fiore degli oligarchi russi). Un noto esempio di made in Italy (sul Lago Maggiore) che conquista l'estero, visto che la maggior parte dei clienti arriva da Russia e Paesi arabi.
In un'intervista con askanews Salvatore racconta della sua lunga esperienza con pazienti russi. "Sono otto anni che frequento Mosca - spiega - e mi sono accorta che qua tutti cercano di prevenire più che curare. Io lavoro a Dubai, a Londra, in Europa e in Svizzera. Mosca è l'unico posto dove ragazze giovanissime, ancor prima di avere un problema, lo vogliono correggere: le donne russe su questo hanno una marcia in più: la cura di sé è superiore alla media. Dalla crema all'integratore. Dal detergente all'idratazione. È una cosa non comune nelle altre popolazioni. E siamo all'esatto opposto rispetto al Brasile, dove sono pro chirurgia immediata: ai primi posti al mondo per operazioni. A Mosca molto meno. Lo fanno quando devono".
In passato il settimanale inglese The Economist, aveva pubblicato una classifica dei Paesi che ricoronno più di tutti alla chirurgia plastica: l'Italia occupava il terzo posto, il Brasile il secondo e la Corea del Sud il primo. La Russia era ben distanziata, nonostante la ricchezza maggiormente diffusa rispetto agli anni 90, abbia aumentato la domanda di chirurgia e trattamenti estetici. "In Russia hanno una predisposizione a prevenire. In Germania ad esempio - che è comunque un paese ricco - non si pensa a spendere soldi per una crema o una puntura. Magari si vestono bene ma non si curano. In tutta la mia carriera avrò avuto quattro o cinque pazienti tedesche".
I consigli che la Salvatore offre ai suoi assistiti sono semplici regole di vita, anche per evitare operazioni chirurgiche inutili o dannose. Anzi talora è proprio in seguito a interventi invasivi e dal risultato dubbio che le nuove pazienti si rivolgono a lei. "Ognuno di noi nella vita ha un'avvisaglia e il paziente sa che deve cambiare qualcosa. E se ancora l'avvisaglia non è arrivata, quando ci sarà, si ricorderà di quello che gli ho detto. E sicuramente cambierà il suo stile di vita". Con qualche deroga per non rinunciare ai momenti più belli e rilassanti, "perchè anche il corpo ha bisogno delle sue soddisfazioni. Io un bicchiere di vino lo bevo e lo faccio con piacere, perchè dà soddisfazione".
 

 

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