Bnp, Cattaneo responsabile della sede brasiliana di BNP Paribas Securities Services

Andrea Cattaneo è stato nominato responsabile della sede brasiliana di BNP Paribas Securities Services, banca custode con un attivo di 10 miliardi di Euro di titoli in custodia e 200 fondi in amministrazione.
38 anni, laureato in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Andrea Cattaneo ha maturato una significativa esperienza nel settore. Nel 2004 è entrato in BNP Paribas Securities Services assumendo nel 2011 il ruolo di responsabile globale delle soluzioni per Asset manager.
 
“Negli ultimi anni abbiamo ampliato la nostra offerta di servizi di deposito in Brasile e in tutta l’America Latina con ottimi risultati – commenta Alvaro Camuñas, Responsabile di Spagna e America Latina di BNP Paribas Securities Services – Riscontriamo una forte domanda sia sul fronte dell’assistenza mirata agli investitori esteri, che intendono sviluppare le loro attività in Brasile, sia a livello del supporto offerto agli investitori locali, che intendono espandersi sui mercati internazionali con l’ausilio delle nostre competenze e reti internazionali. Andrea Cattaneo ha svolto un ruolo importante nello sviluppo della nostra offerta globale per i gestori patrimoniali e sono lieto che assuma la guida della nostra sede in Brasile. Il suo nuovo incarico ci posiziona in modo ideale per la crescita futura nel Paese.”
 
“La finanza brasiliana sta vivendo una fase particolarmente positiva e dinamica - osserva Andrea Cattaneo - L’esigenza di diversificare gli investimenti per incrementare i rendimenti fa sì che gli investitori brasiliani rivolgano l’attenzione ai mercati globali, interessati a istituire rapporti con loro. Questo è per noi il momento di avvalerci sia della nostra presenza a livello mondiale sia della competenza a livello locale per aiutare gli investitori brasiliani a rapportarsi con i mercati internazionali. Si tratta di una fase entusiasmante e sono lieto di avere ricevuto questo incarico.”
 
BNP Paribas Securities Services offre al mercato brasiliano soluzioni di deposito locali e globali, nonché una serie di servizi a valore aggiunto quali reporting per gli investimenti e servizi di banca depositaria. Lo scorso anno, la banca ha pubblicato uno studio sulle opportunità di distribuzione di fondi nei mercati latinoamericani intitolato “Building your gateway to Latin American investors”.

 

Pirelli avvia la ricostruzione a caldo Novatread in tutta Europa

7 aprile 2015 
Il percorso di sviluppo dell’offerta Pirelli per le flotte, iniziato con il lancio della Serie 01 e  con la presentazione delle fasce Novateck per la ricostruzione a freddo, si completa oggi con l’avvio della ricostruzione a caldo Novatread in Europa. Il partner tecnico è Marangoni e il progetto pilota, sviluppato in Italia con le tre principali dimensioni per questo mercato, ha superato la prova finale. Quindi oggi Pirelli si propone alle flotte come fornitore unico e completo di pneumatici autocarro e autobus.
Il network di ricostruttori a freddo approvati dall’azienda italiana si sta ampliando sia in Europa che in Turchia. In particolare si è intensificata la presenza dei ricostruttori Pirelli in Germania, dove, grazie all’acquisizione di nuove flotte clienti sia per il nuovo che per il ricostruito, la Casa italiana ha deciso di selezionare altri partner indipendenti (Reifen Müller, Reifen Stiebling, Reifen Lorenz, Reifen Erhardt, Reifen John) da affiancare alla rete di proprietà Pneumobil. La collaborazione con Marangoni si è ulteriormente consolidata ed esprime tutta la sua forza nella condivisione dei piani formativi per i ricostruttori in fase di riqualificazione.
Per quanto riguarda invece il mercato sudamericano, dove Pirelli è leader nel segmento autocarro, la novità è che in Brasile la produzione delle fasce  Novateck è ora affidata anche a Vipal, leader di mercato in Brasile, che affianca a partire dal 2015 la collaborazione ormai consolidata con Marangoni. In quest’area geografica Pirelli ha già accreditato 140 ricostruttori, di cui 125 in Brasile, e anche il rapporto diretto con le flotte sta diventando sempre più forte.  “L’inserimento di un secondo partner in Brasile è finalizzato a supportare la nostra crescita nel mercato replacement, in cui il rapporto tra pneumatico ricostruito e nuovo è superiore al 130%”, spiega Alberto Viganò, direttore marketing della divisione ‘Industrial’ di Pirelli.
“La ricostruzione è strettamente legata al business dello pneumatico nuovo – dice il manager– e la ricostruibilità della carcassa è uno dei motivi del successo della Serie 01. In un mercato autocarro sempre più attento ai costi di esercizio, i ricostruiti Novatread sono la scelta ideale per chi cerca prestazioni analoghe ai pneumatici nuovi a un prezzo assolutamente vantaggioso. Abbiamo recentemente concluso la fase di test sulla ricostruzione a caldo, che ha confermato che la gamma di ricostruiti in stampo, con carcasse originali Pirelli, raddoppia la resa della prima vita e mantiene le ottime performance di resistenza al rotolamento della serie originale”.
La gamma Novatread di ricostruiti a caldo è stata lanciata nel 2014 in occasione della fiera di Essen e Pirelli l’ha subito posizionata a livello dei top player del mercato, in quanto garantisce prestazioni analoghe ai pneumatici nuovi, con un prezzo estremamente interessante per le flotte più attente ai costi di gestione. Le carcasse utilizzate sono esclusivamente quelle di ultima generazione, quelle cioè che presentano le ultime innovazioni della Casa milanese, come la tecnologia SATT (Spiral Advanced Technology for Truck), il cerchietto a filo esagonale, la gommatura totale delle cordicelle di cinture e la mescola bistrato,concepita per fornire un bilanciamento ottimale tra resa chilometrica, resistenza alle lacerazioni e riduzione della resistenza al rotolamento. I disegni battistrada sono quelli originali della Serie:01 e la produzione è affidata a Marangoni negli stabilimenti italiani.
Il progetto pilota, lanciato in Italia a luglio 2014 e conclusosi alla fine dell’anno, ha coinvolto le tre misure più diffuse per l’equipaggiamento di assi motori e rimorchi: 315/70 R 22.5 TH:01, 315/80 R 22.5 TR:01, 385/65 R 22.5 ST:01 Base. L’analisi è stata suddivisa in due fasi. In prima battuta sono state coinvolte alcune flotte, che Pirelli ha monitorato per capire se il chilometraggio e la resistenza al rotolamento fossero comparabili a quelli della prima vita della gomma. “La verifica ha avuto esito positivo”, spiega Viganò. “Il mileage estrapolato del ricostruito è pari a quello della prima vita e anche la classe di rolling resistance, grazie al lavoro fatto sulle mescole, è sostanzialmente allineata a quella del prodotto nuovo”.
La seconda fase del progetto ha esteso le verifiche ai primi lotti commercializzati sul mercato italiano negli ultimi tre mesi del 2014. Pirelli ha infatti chiesto ai rivenditori che hanno effettuato le vendite più consistenti di poter seguire e monitorare le performance dei pneumatici, prima di dare il via libera alla distribuzione in tutta Europa attraverso la rete di dealer Pirelli.
“Oggi – spiega Viganò – affianchiamo alla proposta Novateck dei nostri ricostruttori per il freddo, l’offerta diretta per la ricostruzione a caldo Novatread. Per il lancio abbiamo a catalogo le misure più popolari, ma è già stato definito un piano di ampliamento della gamma nel corso del 2015.”
“In Italia, nei primi mesi di avvio della commercializzazione, le vendite sono state in linea con i piani, ma soprattutto abbiamo avuto la conferma che la domanda esiste e che le flotte che già utilizzano i nostri prodotti sono interessate al programma di ricostruzione”, dice Viganò. “Per quanto riguarda gli altri mercati, naturalmente siamo in prima linea con le nostre equity che si occupano di ricostruzione, cioè Pneumobil in Germania e Däckia in Svezia. Ci stiamo però già muovendo in Germania e Austria e abbiamo richieste provenienti da Spagna e Scandinavia, per cui sicuramente accelereremo ulteriormente lo sviluppo della distribuzione al di fuori dell’Italia. La Turchia è il Paese dove stiamo investendo di più, sia per la quota di mercato che deteniamo, sia per la presenza in termini di network. In Italia che in Turchia stiamo lavorando, insieme a Marangoni, a un programma di riqualificazione dei ricostruttori certificati Pirelli, con l’obiettivo di potenziare i volumi e la presenza. La distribuzione di Novateck in Italia oggi è gestita direttamente da Marangoni, attraverso il suo network di ricostruttori, ma a breve potenzieremo la rete e definiremo un pacchetto di offerta di prodotti nuovi e ricostruiti.
In termini di volumi Pirelli lo scorso anno nella ricostruzione è cresciuta in Europa del 50%, mentre in Turchia e Latam, dove già aveva una presenza consolidata, rispettivamente del 25% e 20%. “Siamo sulla strada giusta”, conclude Viganò, “e adesso, sfruttando il forte orientamento ai servizi, dobbiamo intensificare le attività e far diventare la ricostruzione una parte integrante della nostra offerta alle flotte”.
 

 

I nuovi mercati in edilizia; prospettive a medio termine

 

Le economie emergenti di tutto il mondo sono in grande attesa di un'espansione del comparto edile, a medio termine.

La geografia del mondo dell’edilizia si sta globalmente modificando con la rincorsa delle economie emergenti, a fronte del ridimensionamento dei mercati europei e dell’esaurirsi della “golden age” statunitense.
Risulta considerevole il peso dei cosiddetti “nuovi” mercati sugli investimenti mondiali nel settore, aumentato di oltre 20 punti percentuali tra il 2005 e il 2014, arrivando nell’ultimo anno a rappresentare circa il 45% (29% la quota ascrivibile alla sola Asia emergente).
Le prospettive di questi mercati, a medio periodo, rimangono orientate all’ottimismo, con attese di una crescita ancora marcata degli investimenti (quasi il 5% medio annuo nel quinquennio 2015-2019), pur scontando una certa moderazione rispetto ai ritmi espansivi molto elevati  dello scorso decennio. Altro elemento distintivo dello scenario appare la (relativamente) maggiore eterogeneità tra paesi e aree geografiche, che impone di non guardare ai nuovi mercati come a un “unicum” omogeneo. A tale scopo presentiamo il quadro prospettico di medio periodo integrandolo con informazioni di carattere strutturale (es. ampiezza del mercato nelle sue componenti principali) e con informazioni quali/quantitative sugli interventi di stimolo all’edilizia attualmente in vigore e/o attesi nel periodo di previsione, arrivando a definire un indicatore sintetico di potenzialità del mercato.[1]
Il ranking tra i paesi emergenti che risulta dall’analisi vede confermato, seppure con elementi di distinzione, il ruolo cruciale dell’Asia emergente nello scenario mondiale dell’edilizia. La regione dovrebbe sperimentare una crescita complessiva degli investimenti intorno al 5.5% annuo nel quinquennio in esame e si posiziona con quattro economie (Cina, India, Indonesia e Malesia) nella graduatoria dei dieci mercati a più alto potenziale. La Cina, in particolare, si confermerà come il primo mercato residenziale a livello mondiale – fino a raggiungere una quota prossima al 25% nel 2019 – ma dovrebbe gradualmente andare verso ritmi di espansione più moderati nel medio termine. Nonostante il deterioramento in atto della congiuntura immobiliare, escludiamo la possibilità di un brusco arresto della crescita degli investimenti. I segnali di surriscaldamento dei prezzi appaiono limitati alle grandi aree urbane, mentre nei centri medio-piccoli permangono condizioni di accessibilità al mercato più favorevoli. Le autorità cinesi dispongono di ampi spazi di manovra (riduzione dei tassi di interesse sui mutui, allentamento della normativa sugli acquisti immobiliari) per guidare un aggiustamento graduale dei prezzi nelreal estate. Sullo sfondo, continueranno però a operare alcuni driver di medio-lungo periodo del settore (urbanizzazione, incremento dei redditi delle famiglie), in grado di contrastare almeno in parte la tendenza al rallentamento dell’attività edilizia.
L’altro colosso asiatico, l’India, risulta premiato dal posizionamento relativo all’edilizia commerciale, sia in termini di dimensione del mercato che per le aspettative di un’espansione robusta, sostenuta dalla domanda di spazi commerciali. Molto favorevoli anche le prospettive degli investimenti residenziali, previsti in progressiva accelerazione fino a raggiungere nel medio termine tassi di sviluppo superiori a quelli cinesi. Un impulso al settore è atteso dalle politiche governative, alla luce degli annunci di un piano di edilizia pubblica e di incentivi agli investimenti esteri nel real estate. Tra gli altri paesi asiatici, mercati dell’edilizia potenzialmente in forte espansione sono Indonesia e Malesia, dove le spinte derivanti dall’evoluzione demografica e dal processo di urbanizzazione, oltre che dalla dinamica dei redditi, inducono a prevedere investimenti in crescita a un ritmo superiore al 6% annuo nel 2015-2019.
Anche l’area del Golfo è attesa confermarsi come uno dei mercati più dinamici a livello mondiale, nonostante lo scenario previsto sui mercati petroliferi. Il crollo recente delle quotazioni del greggio non dovrebbe incidere sui progetti di investimento avviati nell’edilizia residenziale e commerciale (specialmente in Arabia Saudita) grazie alle ingenti riserve accumulate negli scorsi anni. Una maggiore incertezza circonda invece le previsioni per il Nord Africa, condizionate dall’evoluzione geo-politica; in quest’area le opportunità più interessanti sembrano riguardare l’Egitto, dove la relativa stabilizzazione del quadro istituzionale potrà favorire la ripresa degli afflussi di investimenti nel real estate e l’avvio di importanti programmi pubblici nell’edilizia residenziale.
Per l’America Latina il quadro prospettico indica un profilo espansivo (intorno al 3.5% medio annuo) più moderato rispetto alla media dei nuovi mercati, scontando, soprattutto nel 2015-2016, una modesta performance dell’edilizia in Brasile. L’orientamento restrittivo della politica monetaria, il surriscaldamento dei prezzi nei grandi centri urbani e l’incertezza politica, che ha influito sull’attuazione dei programmi di edilizia pubblica, sono stati all’origine della frenata degli investimenti residenziali nel 2014 e continueranno a condizionare, almeno nel breve periodo, le possibilità di recupero del mercato brasiliano. Nella regione i mercati più dinamici sono individuabili in Messico, Colombia e Perù. Dopo la correzione sperimentata nel 2013, l’edilizia messicana ha ritrovato un sentiero di crescita che potrebbe accentuarsi soprattutto in un orizzonte di medio termine; per quest’ultimo paese, come anche per gli altri due mercati, svolgono un ruolo rilevante le politiche pubbliche volte alla riduzione del deficit abitativo.
Con l’eccezione della Turchia, i paesi dell’Europa Centro-orientale non sono posizionati tra i primi dieci nel ranking dei mercati più interessanti. In questa regione si possono, tuttavia, cogliere situazioni fra loro eterogenee. Le economie dell’Europa Centrale potranno beneficiare di un miglioramento prospettico dell’attività edilizia grazie alle condizioni più favorevoli del credito e, come nel caso della Polonia, agli stimoli dei programmi di edilizia sociale. Al contrario, per il mercato russo è atteso a partire da quest’anno un marcato deterioramento, dopo il boom edilizio del 2014 alimentato dalla corsa all’investimento immobiliare come bene-rifugio.
[1] L’indicatore, utilizzato nelle elaborazioni per il report “Bussole Mercati” di Prometeia-Confindustria Ceramica, segnala la potenzialità di medio termine di un paese sulla base di un set di variabili specifiche del settore edilizio (dimensioni del mercato, prospettive di crescita nel medio termine, struttura degli investimenti, interventi di policy/incentivi
Fonte PROMETEIA
 

 

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