CALZATURE: SAGRIPANTI, PRODUZIONE 2014 CALA SOTTO I 200 MLN DI PAIA
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 feb - Per Sagripanti il Micam 2015 sara' 'lo spartiacque dopo 7 anni difficili, di discesa, per l'economia italiana e il settore delle calzature'. Il 2015 potrebbe essere infatti l'anno della ripresa. 'Crediamo nelle stime di Confindustria - ha detto il presidente del Micam - speriamo che la realta' sia ancora piu' positiva. Tra l'atro anche sul Micam Sagripanti ha annunciato che 'il Governo italiano investira' nel Micam 2,5 milioni di euro. Questo e' un segnale che testimonia l'azione dell'esecutivo e' sempre piu' attenta alla manifattura italiana'. Sagripanti ha incalzato: 'l'Italia non puo' diventare solamente un parco giochi per gli stranieri con hotel e ristoranti. E' anche questo, ma deve puntare piu' che altro sulla propria manifattura'
Il presidente di Assocalzaturifici ha ricordato che il settore calzaturiero italiano e' uno dei piu' importanti: 'siamo il secondo Paese al mondo dopo la Cina nel settore della produzione di calzature. Il saldo della bilancia commerciale e' positiva'
Tuttavia secondo un'indagine condotta dall'Ufficio Studi di Assocalzaturifici la maggior parte degli imprenditori del settore sembrano essere in una situazione di indecisione. Le aspettative relative agli ordini del primo semestre 2015 risultano improntate alla stabilita', con il 52% degli intervistati che prevede un'invarianza nella raccolta, mentre il 38% mette in conto una variazione negativa e solo il 10% prevede una crescita. Sono leggermente meglio le aspettative per le esportazioni
Per il 2014, poi, l'ufficio studi di Assocalzaturifici ha indicato che sul fronte interno persistono segnali di perdurate difficolta'. al tempo stesso le esportazioni, pur non riuscendo a compensare le perdite, sono balzate su nuovi livelli record. A riprova il saldo commerciale della bilancia commerciale e' in attivo per 4,2 miliardi. Piu' in dettaglio nei primi dieci mesi del 2014 le esportazioni sono salite del 3,6% in valore grazie all'incremento del 4,5% dei prezzi, mentre sono calate in quantita' dello 0,8%. Nei Paesi della Comunita' Stati Indipendenti, sotto le tensioni del quadro economico depresso dalla svalutazione del rublo, il sistema italiano ha accusato un calo del 20,2% in quantita' e del 22,6% in valore. Per quanto riguarda la Russia Sagripanti mette in conto che per adesso non ci siano segnali positivi anche se nelle ultime ore sono arrivate notizie positive sul fronte della politica. Per le Marche, ha ricordato, il mercato russo e' importante e spesso rappresenta fino al 40% del fatturato. 'La Russia - ha detto - e' un mercato strategico per l'Italia. Non e' dunque tempo di guerre, ma di amore e di vendere scarpe'. Sono invece andate bene le vendite verso il Nord America (+2,8% in volume e +9,3% in valore) e quelle verso il Medio Oriente (+8,2% e +14,2%). In Giappone le esportazioni sono diminuite (-6,1% e -7,4%), mentre sono andate bene in Cina (+12% in valore) e Hong Kong (+24%) e Corea del Sud (+23%)
In Italia il quadro e' stato negativo. Secondo il Fashion Consumer Panel di Sita Ricerca gli acquisti delle famiglie sono diminuiti del 2,9% in quantita' e del 7,2% in spesa. 'Stiamo assistendo a u fenomeno tipico delle crisi prolungate - ha commentato Sagripanti - non solo si compra meno, ma si compra peggio. Il rischio e' di alimentare importatori senza scrupoli che introducono prodotti di scarsa qualita'' Secondo Assocalzaturifici in Italia sono andati perso 1.483 posti di lavoro e sono diminuite le aziende di 155 unita'. Il settore da' lavoro a 76.600 dipendenti.