Der Spiegel: Italia può rinascere se esce dall’euro

 
di Nicola D’Antuono | 11 Dicembre 2014 - 06:54

L'autorevole settimanale tedesco Der Spiegel ha tracciato lo scenario di un'eventuale uscita dell'Italia dall'euro, sottolineando gli innumerevoli vantaggi per la sua economia

Italia fuori dall’euro per tornare ad essere competitiva. Non è uno slogan di un partito nazionalista italiano, come la Lega Nord, bensì il messaggio lanciato dall’autorevole settimanale tedesco Der Spiegel, secondo il quale il Belpaese potrebbe letteralmente rinascere se solo uscisse dall’euro. Sulle colonne del settimanale teutonico è stato tracciato uno scenario molto ben dettagliato, che comprende anche la fase di transizione dalla moneta unica a una “nuova lira”. Secondo gli esperti di economia e finanza di Der Spiegel, l’Italia uscirebbe dall’Eurozona utilizzando inizialmente sia l’euro che la lira.
Dopo aver messo a punto tutto il necessario per procedere con l’uscita definitiva dall’euro, l’Italia inizierebbe a emettere la nuova valuta passando da un cambio fisso 1:1 a uno fluttuante liberamente sui mercati internazionali. A quel punto la lira italiana subirebbe immediatamente una pesante svalutazione del 50%, creando però i presupposti per un vero e proprio boom economico trainato dalle esportazioni. Il settimanale tedesco immagina, invece, una condizione molto più difficile per il resto dell’Eurozona, che si troverebbe un “vicino di casa” nettamente più competitivo con una valuta molto debole.
Lo Spiegel ricorda poi che i guai dell’Italia sono cominciati proprio con l’ingresso nell’euro e l’abbandono della lira: da allora il Belpaese praticamente non è cresciuto più. Il settimanale ritiene ampiamente giustificata l’uscita dell’Italia dall’area euro, considerando che il tasso di disoccupazione è su livelli inaccettabili, in particolare quello giovanile (quasi al 50%). Secondo quanto scritto dal Der Spiegel, “uno dei motivi per cui oggi esiste l’euro è l’ampio consenso politico in tutti quei paesi che più tardi lo avrebbero adottato”.
Lo Spiegel ricorda che l’euro è stato accettato da tutti i partiti, anche quelli dell’opposizione, che negli ultimi 15 anni si sono avvicendati nella guida politica dei paesi membri dell’Eurozona. Ciò non vale più per l’Italia, dove i principali partiti politici attualmente al’opposizione (Lega Nord, MoVimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia-AN) sono fermamente convinti di uscire dall’euro. Il settimanale tedesco aggiunge che “nelle democrazie prima o poi le opposizioni vanno al governo”.
 
 
 

 

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