Gruppo Campari: vendite nette in aumento del 2,4%

11 Marzo 2015
Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-Milano S.p.A. (ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2014. Nel 2014, le vendite nette del Gruppo sono state pari a € 1.560,0 milioni, in aumento del  +2,4%, con una crescita organica del +3,4% e un’accelerazione nel quarto trimestre (+4,2%).
Con riferimento alla crescita organica, tutte le aree geografiche hanno registrato una performance positiva nel 2014. L’area Americhe è cresciuta del +4,0%, mitigata dal trend di riallineamento degli ordini al sottostante trend dei consumi negli Stati Uniti, in particolare per Wild Turkey bourbon, e alla continua forte crescita evidenziata in Argentina e Brasile. Le vendite in Italia hanno evidenziato una crescita pari a +3,5%, trainata dagli aperitivi, in particolare Aperol e i monodose. La crescita organica nel resto d’Europa è stata pari a +3,2%, grazie a una solida performance in tutti i mercati, in particolare in Russia, trainata dagli spumanti, e nei mercati dell’Europa Occidentale, trainati da Aperol. Tali risultati hanno permesso di compensare la debolezza registrata in Germania, nonostante il miglioramento registrato nel quarto trimestre. L’area resto del mondo ha registrato una performance  organica pari a +1,5%. Come atteso, l’Australia è risultata debole ed è stata compensata dallo sviluppo favorevole nei mercati emergenti (in particolare in Nigeria, Sud Africa e Cina) e nel canale duty free. In termini di risultati per brand, le sei top franchise internazionali hanno evidenziato una crescita organica pari a +3,0% nel 2014, grazie a Campari, Aperol e al portafoglio di rum giamaicani, che hanno accelerato la crescita nel quarto trimestre, e alla stabilizzazione del trend di SKYY in un contesto molto competitivo come quello statunitense. La performance complessiva organica della franchise Wild Turkey è stata influenzata dalla continua debolezza registrata in Australia, mitigata dal riallineamento degli ordini al sottostante trend dei consumi negli Stati Uniti nel quarto trimestre. La debolezza della franchise Cinzano è attribuibile alla forte competizione di prezzo in Germania che ha compensato la performance positiva in Argentina e in Russia. I brand ad alto potenziale hanno mostrato buoni risultati con una crescita organica pari a +4,3%, trainata dai single malt Scotch whisky (GlenGrant) e dalle tequila (Espolòn). I key brand  locali hanno registrato una crescita organica pari a +5.1%, evidenziando risultati positivi in tuto il portafoglio prodotti.
L’effetto cambi sulle vendite è stato negativo e pari a -4,1%, dovuto a una svalutazione delle principali valute nei confronti dell’Euro, in parte migliorato nel quarto trimestre. L’effetto perimetro è stato pari a +3,1% per effetto delle acquisizioni di Forty Creek Distillery Ltd. e Gruppo Averna.
Il margine lordo è stato € 831,7 milioni, in aumento del 2,6% (+3,3% variazione organica) e pari al 53,3% delle vendite.
Le spese per pubblicità e promozioni sono state € 260,8 milioni, in aumento del 4,6% e pari al 16,7% delle vendite.
Il margine di contribuzione, ovvero il margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni, è stato € 570,9 milioni, in aumento del 1,7% (+2,5% variazione organica) e pari al 36,6% delle vendite.
I costi di struttura, ovvero i costi delle organizzazioni commerciali e i costi generali e amministrativi, in aumento del +4,3%, sono stati € 272,7 milioni, pari al 17,5% delle vendite.
L’EBITDA prima di proventi e oneri non ricorrenti è stato € 337,5 milioni, in calo del -0,5% (-0,4% variazione organica) e pari al 21,6% delle vendite.
L’EBIT prima di oneri e proventi non ricorrenti è stato € 298,2 milioni, in calo del -0,5% (variazione organica invariata) e pari al 19,1% delle vendite.
I proventi e oneri non ricorrenti sono stati pari a € (43,4) milioni, principalmente imputabili a progetti di ristrutturazione relativi, nonché a svalutazioni di valori di avviamento e marchi.
L’EBITDA è stato € 294,4 milioni, in contrazione del -10,5% e pari al 18,9% delle vendite.
L’EBIT è stato € 255,0 milioni, in diminuzione di -11,9% e pari al 16,3% delle vendite.
L’utile prima delle imposte è stato di € 194,2 milioni, in diminuzione del -15,7%, principalmente per effetto dei proventi e oneri non ricorrenti negativi.
L’utile netto del Gruppo è stato pari a € 128,9 milioni, in diminuzione del -13,9%
L’utile netto rettificato del Gruppo  è stato pari a € 154,4 milioni, in diminuzione del -0,7%.
Al 31 dicembre 2014 l’indebitamento finanziario netto è pari a € 978,5 milioni (€ 852,8 milioni al 31 dicembre 2013), dopo un investimento complessivo nelle acquisizioni di Forty Creek Distillery Ltd. e Gruppo Averna, perfezionate a giugno 2014, per complessivi € 236,1 milioni, investimenti netti pari a € 47,8 milioni e il pagamento del dividendo pari a € 46,1 milioni.
In termini di risultati per area geografica, le vendite nell’area Americhe (38,8% del totale nel 2014) hanno registrato una diminuzione complessiva del -2,9%, determinata da una variazione organica del +4,0% e un effetto cambi negativo del -6,5%. Le vendite sul mercato USA (pari al 19,6% del totale) hanno registrato una variazione organica del +0,9% nel 2014. Gli ordini delle franchise SKYY e Wild Turkey sono risultati deboli, in quanto il loro trend di riallineamento al sottostante andamento dei consumi non ha compensato completamente la debole performance registrata a inizio anno. Aperol, Campari, il portafoglio di rum giamaicani e le tequila mostrano una progressione favorevole nel mercato statunitense. Le vendite in Giamaica (6,5% del totale) sono diminuite a livello organico del -4,4% (+1,8% nel quarto trimestre), per effetto della debole performance del business non-core, parzialmente compensato dai risultati positivi del portafoglio di rum giamaicani e Campari. L’effetto cambi è stato pari al -8,5% e l’effetto perimetro è stato pari al -5,6%, per effetto della cessazione di alcuni accordi distributivi in Giamaica. Le vendite in Brasile (5,2% del totale) hanno registrato una performance organica positiva del +7,6%, grazie alla performance positiva dei premium brand Campari, SKYY e Aperol, e, in misura minore, dai premium spirit importati. I brand locali hanno registrato una performance organica positiva, grazie al persistere del buon andamento di Dreher, che più che compensa la debolezza degli whisky locali. L’effetto cambi è stato pari al -8,9%. Con riferimento alle vendite nel resto delle Americhe, l’Argentina (2,3% del totale) continua a registrare una forte performance positiva (+41,2%), trainata dalla performance di Campari, che cresce a tripla cifra e di SKYY e Cinzano vermouth, che registrano una crescita a doppia cifra. Aperol ha registrato una performance organica positiva a doppia cifra, mostrando una progressione favorevole nel mercato argentino. La variazione complessiva in Argentina è stata negativamente impattata da un effetto cambi negativo pari al -45,9%. Le vendite in Canada (2,5% del totale) hanno registrato una performance complessiva negativa (-7,4%), in linea con le attese alla luce dei cambiamenti distributivi nel mercato.
Le vendite sul mercato italiano (26,4% del totale) hanno registrato una crescita del +9,4%, attribuibile a una crescita organica del +3,5% e a una variazione di perimetro pari al +5,9%, principalmente dovuta all’acquisizione del Gruppo Averna. La crescita organica è stata determinata principalmente dalle performance superiori all’andamento del mercato per il business degli aperitivi, in particolare Aperol cresciuto del +5,4%, con Aperol Spritz riconosciuto come il #1 Italian Cocktail , Crodino e Campari Soda, che hanno registrato una crescita rispettivamente pari a +15,0% e +5,6%. Il portafoglio di rum giamaicani continua a registrare una progressione favorevole. Il quarto trimestre del 2014 è stato caratterizzato da una performance positiva (+2,0%), recuperando rispetto al terzo trimestre gravato da condizioni atmosferiche particolarmente avverse. In particolare, Campari ha registrato un’accelerazione nella crescita (+11,8% nel quarto trimestre 2014), compensando parzialmente la temporanea debolezza dei primi nove mesi del 2014. Campari Soda e Crodino, come atteso, hanno evidenziato una normalizzazione del trend. 
Le vendite nel resto d’Europa (24,5% del totale), hanno registrato una crescita complessiva del +3,7%, determinata da una crescita organica del +3,2%, una variazione di perimetro del +4,8%, attribuibile all’accordo distributivo con William Grant&Sons in Germania e all’acquisizione di Fratelli Averna S.p.A., e un effetto cambi del -4,2%. Le vendite in Germania (10,8% del totale) hanno registrato una variazione organica negativa pari al -3,3%, nonostante il parziale miglioramento registrato nel quarto trimestre (+0,9%). La performance degli aperitivi e del portafoglio spumanti continua ad essere influenzata dalla competizione dei flavoured sparkling wines e dei prodotti Ready-To-Serve, parzialmente compensata dallo sviluppo positivo di SKYY. Nonostante la volatilità del mercato, le vendite in Russia (4,5% del totale) hanno registrato complessivamente una crescita organica del +11,0%, principalmente guidata dalla performance positiva degli spumanti (Cinzano e Mondoro), che hanno più che compensato la contrazione della categoria vermouth. Anche la crescita a tripla cifra di Riccadonna, Wild Turkey e Aperol ha contributo positivamente alla performance complessiva del mercato. Gli altri paesi europei (9,2% del totale) evidenziano una performance organica molto positiva pari a +6,1%, grazie alla forte crescita di Aperol, in particolare in Francia, dove registra una crescita a tripla cifra.
L’area resto del mondo (che include anche il canale duty free), pari al 10,3% del totale, ha registrato una variazione complessiva del +3,0%, determinata da una variazione organica del +1,5% e da un effetto cambi del -4,4%. L’effetto perimetro è stato del +6,0%, attribuibile alle attività di imbottigliamento della acquisita Copack in Australia. L’Australia (pari al 4,9% del totale) ha avuto una performance organica debole (-5,1%), per effetto della continua pressione competitiva e della debolezza dei consumi, in linea con le attese. I restanti paesi dell’area (pari al 5,5% del totale) hanno registrato una crescita pari al +7,7%, grazie alle performance positive registrate in Nigeria (+18,4%), Sud Africa (+12,1%), Cina (+8,5%) e nel canale duty Free.
In termini di risultati per i brand più importanti nel 2014, con riferimento alle sei top franchise internazionali, Campari ha registrato una performance organica molto positiva (+9,8%) guidata dall’accelerazione nei mercati internazionali, oltre a beneficiare dal trend positivo dei cocktail classici. In particolare, l’Argentina ha registrato una crescita organica a tripla cifra, principalmente guidata dai volumi. Il Brasile la marca continua a registrare una crescita a doppia cifra e gli Stati Uniti hanno mostrato una performance organica molto sostenuta. Per quanto riguarda gli altri mercati chiave per la marca, la Nigeria il canale duty free hanno registrato entrambi una crescita positiva a doppia cifra. In Italia, Campari ha mostrato un’accelerazione nel quarto trimestre che ha permesso di compensare la debolezza registrata nei primi nove mesi dell’anno, anche a causa delle condizioni atmosferiche particolarmente avverse nel terzo trimestre, portando quindi a risultati stabili su base annua.
Aperol ha avuto un trend organico complessivamente positivo pari a +7,0%, grazie alla crescita robusta in tutti i principali mercati per il brand e allo sviluppo molto favorevole nei nuovi mercati. Dopo undici anni consecutivi di crescita di Aperol in Italia (+5,4% nel 2014), Aperol Spritz è stato riconosciuto il #1 Italian Cocktail . Per quanto riguarda gli altri mercati principali per il brand, la performance positiva dei mercati dell’Europa centrale ha compensato la debolezza in Germania, e Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Brasile, Argentina e Australia hanno mostrato un ottimo sviluppo per il brand.
Le vendite della franchise SKYY hanno avuto una variazione organica complessiva pari al +1,3%, grazie ai risultati molto positivi registrati nei mercati internazionali (ca. 25% delle vendite del brand). ln particolare, il Brasile, secondo mercato per la franchise, ha evidenziato una crescita a doppia cifra e gli altri mercati principali internazionali, Sud Africa, Germania, Italia, Cina, il canale duty free, Argentina, Messico e Chile continuano a registrare uno sviluppo favorevole. Il mercato principale statunitense ha registrato una performance debole (-0,8%), a causa della competizione di prezzo, evidenziando tuttavia un progressivo riallineamento degli ordini al sottostante trend di consumo.
La franchise Wild Turkey ha registrato una variazione organica complessiva del -3,2%. La performance di Wild Turkey bourbon core (52% della franchise) è risultata stabile su base annua negli Stati Uniti, con un’accelerazione nel quarto trimestre (+12,2%). La performance complessiva negli Stati Uniti è migliorata nel corso dell’anno, anche grazie alla crescita a doppia cifra delle espressioni più premium. I mercati internazionali (Italia, Brasile, Polonia, Germania e Russia) e il canale duty free hanno registrato una performance positiva. American Honey (23% della franchise) ha mostrato risultati deboli (-7,7%) nei mercati principali, Stati Uniti e Australia, per effetto della crescente competizione della categoria dei flavoured whisky, in parte compensati dalla progressione positiva nel canale duty free, in Nigeria, Nuova Zelanda e Russia. Wild Turkey ready-to-drink (25% della franchise) sono diminuiti del -4,2%, per effetto della pressione competitiva in Australia.
Il portafoglio di rum giamaicani, inclusi Appleton, W&N White Overproof e Coruba, ha evidenziato risultati complessivamente molto positivi con una crescita organica pari a +4,4%, migliorando gradualmente nel corso dell’anno, trainata principalmente dagli Stati Uniti. Le performance di Canada e Giamaica sono migliorate, iniziando a beneficiare delle nuove iniziative di marketing. I nuovi mercati in cui è presente il portafoglio di rum giamaicani, Italia, Germania, Giappone, Austria, Francia e Cile, hanno mostrato risultati incoraggianti.
La franchise Cinzano ha registrato una variazione organica pari al -1,4%. Gli spumanti Cinzano hanno registrato risultati complessivamente positivi (+0,5%), guidati dal mercato russo che ha compensato i risultati deboli in Germania. grazie alla performance positiva in Russia, I vermouth Cinzano sono diminuiti del -3,9%, a causa della debolezza della categoria nel mercato russo e tedesco, nonostante la performance molto positiva registrata in Argentina, il secondo mercato per la marca.
Carolans e Frangelico hanno registrato una performance organica complessivamente del -3,3%: i risultati positivi di Carolans nell’importante mercato statunitense sono stati mitigati dai risultati registrati in Canada, per effetto dei recenti cambiamenti nella distribuzione. La performance di Frangelico è rimasta debole. Le tequile (Espolòn e Cabo Wabo) hanno registrato una crescita organica del +6,7%, grazie ai buoni risultati registrati negli Stati Uniti, oltre alle performance positive negli altri mercati principali, in particolare in Russia. GlenGrant e Old Smuggler hanno registrato una variazione organica positiva del +8,3%, grazie alla performance positiva fra i principali mercati, in particolare in Italia, Francia, Sud Africa, Argentina, Svizzera e il canale duty free.
 

 

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