L’innovazione italiana di Fructa&Co. piace al Brasile
Si è tenuta lo scorso 17 gennaio presso lo stabilimento FRUCTA&Co. di San Biagio di Callalta (TV), l’incontro tra il management dell’azienda con una delegazione istituzionale brasiliana.
La delegazione brasiliana è stata composta dal Prof. Washington Luiz Cardoso Siqueira – Prefetto di Maricà -Stato di Rio de Janeiro – dall’Avv. Lourival Casula – Assessore allo Sviluppo Economico con delega al Turismo, Industria, Commercio e Petrolio della Prefettura di Maricà, dal Fernando Rodovalho – Assessore ai Lavori Pubblici della Prefettura di Maricà.
L’incontro è stata un’importante occasione per studiare forme di collaborazione tra l’azienda italiana con i suoi innovativi brevetti e processi produttivi nel campo della conservazione della frutta e dei suoi semilavorati (equivalenti al fresco e conservabili fino a 18 mesi fuori dalla catena del freddo) con l’area industriale di Maricà, vicinissima a Rio De Janeiro e con un importante porto commerciale.
Da parte della delegazione brasiliana vi è stato straordinario interesse vista la quantità di frutta prodotta in Brasile e il grande spreco che si conta ogni anno. I brevetti ed i processi produttivi di FRUCTA&Co. potrebbero quindi rappresentare una notevole opportunità per permettere la conservazione e quindi una più agevole esportazione, dei frutti pregiati di cui il Brasile è ricco, al di fuori della catena del freddo, mantenendone intatte tutte le caratteristiche nutrizionali. Un risultato reso possibile grazie al processo produttivo che utilizza l’azione antibatterica di flash termici e la conservazione del prodotto in un packaging speciale.
Per FRUCTA&Co. avviare un progetto di forte collaborazione con il Brasile è un’importante occasione di sviluppo su un mercato che è circa 10 volte quello europeo ed un primo passo nell’ottica di un piano di sviluppo per il 2015 che vedrà molte novità per FRUCTA&Co sia a livello nazionale che internazionale.
Il Perù si presenta in Brasile
BY Graziella Giangiulio
Lima. 19/03/15. Il Vice Ministro dell'Economia, del Perù, Giancarlo Gasha, ha riferito all'agenzia di stampa Andina news, gli uomini d'affari brasiliani hanno intenzione di investire in Perù. Mentre gli investimenti peruviani in Brasile sono circa un milione di dollari.
Ad operare in Perù ad oggi ci sono 30 imprese brasiliane. La notizia è emersa a latere del inPERU Brasile Road Show 2015, una due giorni che si chiude oggi a San Paolo. Gasha ha detto che il paese avrà una crescita regionale anche quest'anno.
A tal fine il Perù ha messo in atto una serie di misure fiscali a breve e medio termine, volte a favorire la crescita, così come le politiche che cercano di ridurre la vulnerabilità esterna e aumentare la crescita a medio-lungo termine. Per quanto riguarda le infrastrutture, il funzionario del governo ha spiegato che 28 concessioni sono state affidate per un valore di investimento di oltre 20 miliardi di dollari. I più importanti progetti di infrastruttura comprendono Metro Linea di Lima 2, Southern Gas Pipeline, l'aeroporto internazionale di Chinchero, longitudinale Highland Road e Moyobamba-Iquitos Transmission Line. Inoltre 68 concessioni verranno assegnate nei prossimi anni attraverso diversi meccanismi nei settori: immobiliare, delle costruzioni, servizi igienico-sanitari, dei trasporti, della sanità e dell'istruzione. Egli ha sottolineato la collaborazione tra lo Stato e il settore privato in termini di sviluppo delle infrastrutture attraverso alleanze pubblico-privato o Works per regime IVA. Gasch è parte della delegazione peruviana che partecipano al Brasile Road Show 2015 insieme con il Presidente della Reserve Bank (BCR) Julio Velarde, del ProInversion direttore esecutivo Carlos Herrera e, Association (AFP) CEO Pension Fund Administrators 'Luis Valdivieso. Il PERU Brasile Road Show 2015 ha attirato 200 investitori e ha generato oltre 80 incontri di lavoro, in cui i partecipanti potranno discutere del quadro politico normativo e esplorare le dinamiche dei diversi settori e delle relazioni pubblico-privato in Perù.
La prima guida Michelin del Brasile. Due stelle per Alex Atala e il suo DOM. Nessun tristellato
Dopo l'uscita dedicata alle città di San Paolo e Rio de Janeiro nel maggio 2014, la Michelin rilascia la prima edizione dedicata al Brasile e premia Alex Atala con due stelle. Sedici i ristoranti che ottengono la prima stella.
È l'anno delle prime uscite per la storica guida Michelin, che dopo aver rilasciato qualche settimana fa la prima edizione dedicata alle capitali del Nord Europa, si presenta al nuovo appuntamento con il Brasile, che ha dovuto aspettare il 2015 per ottenere l'attenzione della Rossa.
E c'è un protagonista indiscusso – non proprio a sorpresa – che guida la compagine dell'alta ristorazione brasiliana: Alex Atala e il suo D.O.M. di San Paolo si aggiudicano le due stelle, il riconoscimento più alto tra tutti i ristoranti segnalati.
Nessun tristellato quindi, ma ben sedici insegne premiate con la prima stella a testimoniare il momento positivo della scena gastronomica brasiliana, che già nel maggio 2014 era stata censita nella guida speciale sulle città di San Paolo e Rio de Janeiro rilasciata in concomitanza con i mondiali di calcio.
Tra i neostellati anche Dalva e Dito, spin off di Alex Atala dall'atmosfera informale che propone ricette della tradizione in versione contemporanea, la cucina molecolare di Oro, Olympe di Claude Troisgros, la cucina italo-brasiliana di Attimo (dello chef Jefferson Rueda), ma anche diversi ristoranti giapponesi e fusion. In guida anche 25 indirizzi Bib Gourmand, per un totale di 145 insegne recensite.
L'edizione sarà probabilmente ufficializzata entro il mese di aprile, per ora tutti i risultati sono consultabili online sul sito Michelin.
Gli stellati del Brasile
Due Stelle
D.O.M
Una Stella
Huto
Dalva e Dito
Oro
Roberta Sudbrack
Kinoshita
Epice
Kosushi
Tuju
Le Pré Catelan
Olympe
Attimo
Maní
Jun Sakamoto
Mee
Lasai
Fasano
Anche Alberto II al Galà de Brasil Monaco Project a San Paolo

La presenza di S.A.S. Alberto II di Monaco ha sottolineato l'importanza data dal Principato alle relazioni internazionali coi partner come il Brasil
In presenza di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco, martedì 24 marzo 2015 ha avuto luogo a San Paolo, la prima edizione in Brasile del Galà de Brasil Monaco Project presieduta da Luciana di Montigny. Questa è stata l'opportunità di rendere omaggio al formidabile ed indispensabile lavoro realizzato dall'Istituto di Rintanò da 17 anni. Creata dal grande fotografo brasiliano Sebastão Salgado e da sua moglie Lélia, questa organizzazione si dedica alla ristorazione nella grande forest
Questa 3^ edizione del Galà ha avuto luogo a Sãn Paolo nella residenza di M. José Auriemo Neto, Presidente del gruppo JHSF (leader sul mercato immobiliare di alta classe così come riferimento nel commercio di articoli di lusso in Brasile).
La presenza di S.A.S. Alberto II di Monaco ha sottolineato l'importanza data dal Principato alle relazioni internazionali coi partner come il Brasile. S.A.S. il Principe Alberto II ha ricordato il suo sostegno al lavoro condotto dall'Istituto di Rintanò che agisce attivamente per la preservazione ambientalista.
BlaBlaCar sbarca in India e pensa già al Brasile
• 14 gennaio 2015
La francese BlaBlaCar ha annunciato di aver lanciato il suo servizio di car pooling in India, 14esimo paese nel mondo ad aprire le porte al servizio di sharing di “passaggi” in auto. Diversamente da Uber, che si focalizza sulle corse in una determinata città o regione, BlaBlaCar offre specifico servizio a persone che hanno necessità di fare lunghi spostamenti in auto e che non possono contare su opzioni di trasporto pubblico.
Lo sbarco nel popoloso paese arriva dopo che la società ha raggiunto i 100 milioni la scorsa estate: secondo gli analisti il miliardo e duecentomila abitanti dell’India, servizi da una povera infrastruttura di trasporti, è stata l’ovvia scelta di BlaBlaCar su cui investire. Senza contare che, spiega la compagnia, il possesso di auto in India è in costante aumento e avere la possibilità di condividere le corse è un modo per aiutare le persone a pagare le auto che altrimenti non si sarebbero potuti permettere di mantenere da soli.
Ma nei prossimi piani di BlaBlaCar c’è anche il Brasile, un paese che ha una demografia molto simile all’India e con le stesse realtà nei trasporti. Per il momento, però, non ci sono indicazioni per una potenziale entrata nel mercato americano.
Azimut si consolida in Brasile
La holding ha completato l’acquisizione, tramite AZ FuturaInvest, del 50% di LFI Investimentos Ltda. Grazie all’operazione con LFI, AZ FuturaInvest sarà in grado di offrire anche nuove ed efficaci soluzioni di wealth managment per famiglie e clienti HNW.
Il gruppo Azimut, attraverso una delle sue joint venture brasiliane, AZ FuturaInvest, ha completato l’acquisizione del 50% di LFI Investimentos Ltda (LFI). Come annunciato in data 9 gennaio 2015, LFI è una società di wealth management indipendente con sede a San Paolo, fondata nel 2009 e con una comprovata esperienza nello sviluppo di soluzioni d’investimento personalizzate per HNWI brasiliani. LFI conta sette professionisti senior, con esperienza media nel settore di oltre 25 anni, e attualmente circa 500 milioni di R$ in gestione (pari a circa 154 milioni di euro*). AZ FuturaInvest è la rete Azimut di consulenza finanziaria nel mercato brasiliano che fornisce servizi di asset allocation, selezione di fondi ed educazione finanziaria.
Grazie all’operazione con LFI, AZ FuturaInvest sarà in grado di offrire anche nuove ed efficaci soluzioni di wealth managment per famiglie e clienti HNW facendo leva sull'esperienza maturata dai nuovi partner nella strutturazione di portafogli personalizzati. Il team di LFI andrà a rinforzare la rete di FuturaInvest che attualmente conta oltre 40 consulenti finanziari. Azimut, tramite AZ FuturaInvest, ha acquistato dagli attuali azionisti il 50% del capitale di LFI per un prezzo di circa R$ 8,5 milioni (circa 2,6 milioni di euro), che sarà pagato ai soci fondatori di LFI in quattro tranche nel corso dei prossimi cinque anni in funzione del raggiungimento di risultati specifici ottenuti in questo periodo. Inoltre, Azimut e l’attuale management di LFI si sono impegnati a collaborare per la crescita del business in Brasile nel medio-lungo periodo e, a tal fine, hanno sottoscritto un accordo parasociale volto a disciplinare la governance della societá nonché il regime di trasferimento delle rispettive partecipazioni.
L’export brasiliano corre e pesa sui prezzi del caffè
di Sissi Bellomo
Gli americani si stanno disinnamorando del caffè. Si tratta di un fenomeno che riguarda soprattutto le nuove generazioni e i numeri non sono ancora tali da smuovere il mercato. Il sondaggio realizzato dalla National Coffee Association - secondo cui negli Usa “solo” il 59% degli adulti beve almeno una tazza di caffè al giorno, contro il 61% dell’anno scorso e il 63% del 2013 - non aiuterà però a risollevare le quotazioni dei chicchi, che sono scese ai minimi da oltre un anno.
Dopo il rally dell’anno scorso, provocato dalla grave siccità in Brasile, nessuno ha più paura di restare senza caffè. E la fiammata di lunedì, che ha spinto l’arabica in rialzo di oltre il 6%, non sembra ancora preludere a una solida ripresa. All’Ice il prezzo è già tornato a scendere, anche se il recupero non è stato del tutto cancellato: la seduta è finita a 133,95 cents per libbra, sopra il recente minimo di 126,25 USc, ma comunque in ribasso di oltre il 40% rispetto a ottobre, quando l’arabica era ai massimi dal 2012. Il suo crollo è stato ancora più pesante di quello del caffè robusta (tant’è che il differenziale di prezzo si è schiacciato a meno di 50 cents).
Anche il robusta è da poco scivolato ai minimi da gennaio 2014 (1.667 $/tonnellata), mente esattamente un anno fa scambiava al massimo triennale di 2.275 $. Una discesa che in Vietnam ha portato a fenomeni di accaparramento da parte di speculatori, che limitano l’export in attesa di tempi migliori.
Il Brasile sta invece esportando a ritmi forsennati, tanto il caffè quanto lo zucchero (che non a caso è crollato anch’esso, ai minimi dal 2009). L’accelerazione delle vendite dipende tuttavia soprattutto dal collasso del real, che da undici anni non era così debole nei confronti del dollaro. In realtà le piantagioni brasiliane di caffè non sembrano essersi del tutto riprese dal maltempo: il National Coffee Council teme anzi che il raccolto nel 2015-16 possa subìre un’ulteriore calo del 4,6-11,1%, a 40,3-43,25 milioni di sacchi da 60 kg.
Non tutti sono altrettanto pessimisti: ad esempio Volcafé, divisione di ED&F Man, vede risalire la produzione del Brasile a 49,5 milioni di sacchi (+5,3%). A livello globale i suoi analisti ritengono che il mercato del caffè resterà in deficit, ma che questo si ridurrà da 8,9 a 1,4 milioni di sacchi.
TURISMO WELLNESS IN BRASILE
Terme naturali e spa super accessoriate coccolano i visitatori in cerca di benessere.
Il turismo sanitario movimenta circa 60 miliardi dollari l'anno in tutto il mondo, con una crescita media annua del 35%, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il turismo del benessere in Brasile è un mercato in rapida crescita e con un grande potenziale.
Per il Ministero del Turismo, il turismo sanitario include le attività che prevedono l'utilizzo delle strutture e dei servizi a scopi medici, terapeutici ed estetici. Il turismo idrotermale, l'idroterapia, i trattamenti spa nelle loro varianti possono essere considerati come segmento del turismo sanitario. L'anno scorso, secondo i dati preliminari della Banca Centrale, questo tipo di visitatore ha generato un reddito di 26 milioni di Reais. Rispetto all'anno precedente, quando sono entrati 11 milioni di Reais, si è verificato un aumento del 136%.
Tra i posti più affascinanti del Brasile per sfruttare i benefici delle terme naturali, rilassarsi e agevolare la guarigione di alcune patologie, spicca la località di São Lourenço, situato nello stato di Minas Gerais. Qui sorge un centro termale storico, inaugurato nel 1935 e frequentato anche dall’alta società brasiliana. Le acque termali escono da otto fonti con diverse proprietà terapeutiche, che vantano anche un effetto riequilibrante contro lo stress. Presso le strutture presenti è possibile seguire trattamenti estetici e cosmetici specifici.
Guarapari, nello stato di Espíritu Santo, è conosciuta come la Città della Salute grazie alle proprietà della sabbia locale, che pare sia un eccellente rimedio contro diversi disturbi fisici tra cui allergie e dolori muscolari. La particolare e benefica radioattività naturale del luogo, grazie alla preziosa presenza di monazite (un minerale che ha effetti benefici su molteplici patologie presente con la più alta concentrazione al mondo), fa sì che il solo fatto di recarsi a Guarapari abbia effetti positivi sulla salute. La località conta ben 46 spiagge in cui rilassarsi, prendere il sole e praticare sport acquatici. Per chi non vuole rinunciare al divertimento, la cittadina ospita numerosi ristoranti e locali notturni.
Il Circuito de Aguas Paulista si estende lungo otto municipi dello stato di São Paulo nei pressi della Sierra da Mantiqueira, una regione ricca di bellezze naturali e con un clima gradevole, meta perfetta per una vacanza all’insegna del relax.
La zona è particolarmente apprezzata anche da visitatori che oltre ad approfittare dei benefici delle sorgenti locali, sono attratti anche dalla rigogliosa natura della zona. Qui è possibile cimentarsi in ogni tipo di sport e attività all’aria aperta.
Brasile a Expo 2015. I contenuti del padiglione

Una rete interattiva trasforma i visitatori e le loro interazioni in energia. Succede nel Padiglione Brasile di Expo 2015 che risponde così alla sfida di portare a Milano la biodiversità e patrimonio agricolo del Paese, ma anche la sua avanzata tecnologia. In che modo?
Il concept: Sfamare il mondo con soluzioni
Il Brasile è oggi riconosciuto come potenza mondiale nell'agricoltura: la quarta, per l'esattezza, dopo Stati Uniti, Germania e Olanda. Il settore agricolo rappresenta il 23% del PIL e il 41% delle esportazioni totali. Fornire alimenti al mondo è dunque una grande specialità del Paese. Basti pensare che è il principale esportatore mondiale di zucchero, caffè verde, carne bovina, carne di pollo, soia e succo d'arancia. Ma, se da un lato, la sua attività agroindustriale è prospera e rinomata, dall'altro, è meno nota la sua capacità tecnologica. La partecipazione a Expo rappresenta, in questo senso, l’occasione per mostrare al mondo le attività di ricerca e i suoi modelli di produzione e consumo di cibo, volti a soddisfare le esigenze della società e a estendere la democratizzazione del cibo garantendo l’accesso universale a un’alimentazione sufficiente e sana. Ma valorizzando la risorsa più importante del Paese: la biodiversità.
Il padiglione: la rete sospesa e interattiva
Il Padiglione Brasile, a firma dello Studio Arthur Casas, utilizza la metafora della rete, che ben si presta a rappresentare la fitta anatomia idrografica brasiliana, una delle più estese al mondo, e il mix di culture e tradizioni che vivono nel Paese. All'interno del padiglione, che si sviluppa su tre piani, c'è una vera e propria rete sospesa e interattiva, grazie alla quale le persone interagendo tra loro generano energia per la struttura stessa. Come? Dei sensori rilevano il peso e il movimento dei visitatori, trasformandoli in luce e musica.
Percorso espositivo
I visitatori entrano nel padiglione oltrepassando l'area esterna, caratterizzata da piante, fiori e frutti brasiliani, tavoli con giochi e un punto informazioni. Qui ci sarà anche la rete sospesa, attrazione centrale del padiglione, dove è possibile camminare, e mediante alla quale si può accedere alla parte interna dell'edificio. Una volta all'interno gli ospiti saranno accolti da un video wall lungo 56 metri, sul quale viene proiettato un video che accompagna gli avventori lungo il loro percorso. Nella parete opposta si trovano cinque postazioni digitali, le quali raccontano i prodotti agricoli e zootecnici brasiliani. Al secondo piano, viene proiettato un altro video su una tela trasparente di vetro, azionata dai rilevatori di presenza. Nel padiglione ci sono anche un auditorium, dove saranno realizzati conferenze, seminari e altri eventi, un negozio, una caffetteria, un bar e un ristorante, all'ultimo piano, che serve piatti della cucina brasiliana.