Crimea – grandi opportunita’ per le imprese italiane in Russia
“Russia e Crimea – due grandi opportunita’ per le nostre imprese”. Questo e’il titolo di un evento veramente singolare promosso a margine del 2014 dall’Associazione culturale Lombardia Russia presso il famoso caffe’ Pedrocchi a Padova.

Si tratta dell’evento con la collaborazione del ministero Federale russo per la Crimea e la Lega Nord che ha visto la partecipazione di numerosi personaggi di spicco come il segretario Federale Lega Nord, Matteo Salvini, il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, l’assessore del Veneto al Turismo, al Commercio Estero e Internazionalizzazione, Mario Finozzi, il Vice Presidente Lombardia Russia, Gianmatteo Ferrari ed il noto imprenditore Vittorio Torrembini, l’ex presidente dell’Associazione imprenditori in Russia (GIM). La Russia e’ stata presentata dal Vice Ministro Federale per la Crimea, Elena Abramova, il Ministro per sviluppo economico della Crimea, Nikolay Koryazhin. In veste di moderatore del convegno si e’ presentato Claudio D’Amico – Responsabile dei rapporti con i partiti esteri della Lega Nord.
E’ da notare che alla vigilia dell’evento svoltosi a Padova il leader del Carroccio Matteo Salvini ha visitato Mosca dove ha fatto una serie di dichiarazioni shock:
“Siamo qui per fare quello che NON fa Renzi e che NON sta facendo il governo italiano: per ASCOLTARE, INCONTRARE e SOSTENERE le centinaia di IMPRENDITORI ITALIANI che da nord a sud stanno rischiando il lavoro, stanno rischiando il futuro per COLPA di sanzioni IDIOTE e scelte IMPOSTE da Bruxelles.
E' quindi un altro passo in avanti anche se non dovremmo esserci qui noi ma dovrebbe esserci il presidente del consiglio a difendere gli interessi del paese. Però incontriamo ministri, parlamentari e imprenditori.
La Russia DEVE essere un ALLEATO sia ECONOMICO che COMMERCIALE che CONTRO il TERRORISMO internazionale.
Fare la guerra contro la Russia è l'ULTIMA delle cose che servono all'Italia e all'Europa”.
Ma torniamo a fare un primo bilancio della conferenza di Padova“Russia e Crimea – due grandi opportunita’ per le nostre imprese”. La Voce della Russia ha conversato con il partecipante all’evento, Vittorio Torrembini che come imprenditore nell’arco di molti anni ne ha fatte di carovane in Russia:
Vittorio, come partecipante e autore del libro “Sdelano v Italii” (Made in Italy) quali impressioni riporti da questo evento singolare con la partecipazione di Salvini?
Ma io credo che tutte le conferenze, le occasioni per parlare della Russia e per parlare in termini reali, realistici siano positive. Quindi, anche questa conferenza che ha organizzato Salvini, sia positiva. E’ chiaro che il tema della Crimea meriterebbe di essere discusso anche ad altri livelli, da altre organizzazioni e non solo dalla Lega, ecco.
Ma la condividi l’idea chiave di Salvini: “Siamo qui per difendere il Made in Italia” dato che, a sua detta, ogni giorno piu’ 120 aziende chiudono in Italia. Ma c’e’ chi dice addirittura di piu’...
E’ un dato di fatto. E noi, anche come Associazione, l’abbiamo fatto presente. Quindi, non possiamo che condividere questa valutazione di Salvini. Le sanzioni sono state un fatto molto negativo e andrebbero tolte il prima possibile.
A tuo avviso, quali sono i punti piu’ salienti del convegno? Quali potenzialita’ concrete per le imprese italiane si dischiudono in Crimea?
Ma io credo che ci siano tantissime opportunita’, prima di tutto, perche’ la Crimea e’ una Repubblica che di fatto e’ stata abbandonata dall’Ucraina. Quindi, ha bisogno di infrastutture, ha bisogno di nuove industrie, per cui per l’Italia, per le nostre aziende rappresenta grandi potenzialita’, anzi grandissime potenzialita’.
Ma, dall’altra parte, se le iniziative lanciate nel corso della conferenza di Padova sono davvero fattibili tenendo conto che gli USA e l’UE hanno approvato una seri di sanzioni contro la Crimea? Le nuove misure restrittive includono il divieto alle societa’ europee di investire in Crimea e a Sebastopoli e un’estensione del bando sul commercio di tecnologie per l’esplorazione nel settore degli idrocarburi. Inoltre le restrizioni riguardanol le attivita’ turistiche nella regione.
Ma io credo che queste sanzioni rendano difficile la realizzazione degli investimenti europei o italiani in Crimea o alcuni contratti sicuramente. Pero’, penso, che vi siano delle strade, sia politiche che tecniche, che ci possano consentire comunque di fare qualche cosa.
Alle sanzioni di prima poi si e’ aggiunto il fatto che le compagnie statunitensi di carte di credito Visa e Mastercard non sono piu’ in grado di fornire servizi di pagamento sul territorio crimeano.
Si‘, pero’, adesso pare che questa cosa sia un po’ ridimensionata. E’ chiaro che questo meccanismo di sanzioni e’ un meccanismo che noi giudichiamo non solo negativo per noi, ma assolutamente fuor luogo. E’ una cosa che deve finire, perche’ ci troviamo di fronte ad un gravissimo errore di politica estera degli Stati Uniti. E questo errore tanto e’ piu’ grave che l’Europa continua a seguirla senza reagire.
A dire il vero, vediamo in questi giorni il capo della diplomazia europea Mogherini e il premier Renzi a dire praticamente stop alle sanzioni...
Chiaramente, noi abbiamo sempre detto che il governo italiano, tutto sommato, ha avuto un comportamento positivo nel senso che ha cercato di opporsi a qualche sanzione, pur essendo abbastanza debole in Europa. Pero’ adesso si deve passare dalle parole ai fatti. Voglio dire che queste sanzioni bisogna toglierle. Occorre dire agli Stati Uniti chiaramente che e’ l’ora di finirla!
Rimanendo realisti, a tuo avviso, quando potrebbero cadere le sanzioni occidentali contro Mosca?
Ma, guarda, siccome le sanzioni hanno avuto il pregio, grazie all’Italia, di essere state ammesse con una data di scadenza e senza un rinnovo automatico, io penso, che nel momento della scadenza delle sanzioni non verranno piu’ rinnovate. Per cui a partire dal marzo-aprile-maggio la gran parte delle sanzioni potrebbero essere tolte.
Stando agli ultimi dati, nel 2014 il flusso dei russi verso la Crimea sia triplicato, avendo raggiunto la cifra di 4 milioni di persone, un milione in piu’ delle aspettative. Anche questo dato statistico sta a dimostrare che la Crimea davvero offre grandi opportunita’ per le imprese italiane in Russia.